Codice degli incentivi alle imprese: pubblicato il D.lgs. 184/2025
di: Giampiero GabrielliCon il D.lgs. 27 novembre 2025, n. 184, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 286 del 10 dicembre 2025, viene introdotto il Codice degli incentivi alle imprese, destinato a riordinare la disciplina delle agevolazioni sotto il profilo programmatorio, procedurale e di monitoraggio. L’entrata in vigore è fissata al 1° gennaio 2026.
Il Codice trova applicazione esclusivamente agli incentivi caratterizzati da una struttura complessa e da un’istruttoria di tipo valutativo. Rientrano in tale ambito le misure che assumono la forma di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, garanzie su operazioni finanziarie, strumenti rimborsabili, interventi nel capitale di rischio, agevolazioni fiscali e contributive o ulteriori strumenti individuati dai bandi nel rispetto della normativa nazionale ed europea. Restano escluse le misure automatiche che non richiedono valutazioni istruttorie. È espressamente richiamata l’applicazione della disciplina europea qualora l’agevolazione integri un aiuto di Stato.
Tra gli elementi introdotti dal decreto figura il Sistema incentivi Italia, concepito come infrastruttura digitale unica per l’integrazione del Registro nazionale degli aiuti di Stato e della piattaforma Incentivi.gov.it, con possibilità di interconnessione con le altre banche dati pubbliche. L’adesione al sistema da parte delle amministrazioni è prevista su base volontaria ed è finalizzata a supportare le attività di gestione e controllo delle misure incentivanti.
Il decreto prevede inoltre l’adozione, da parte di ciascuna amministrazione responsabile centrale, di un Programma degli incentivi, nel quale devono essere esplicitati gli obiettivi di sviluppo perseguiti, le misure attivate, il cronoprogramma di riferimento e il quadro delle risorse finanziarie disponibili.
È istituito presso il MIMIT il Tavolo permanente degli incentivi, con la partecipazione delle amministrazioni centrali e delle regioni e province autonome, con funzioni di coordinamento tra i diversi livelli di intervento pubblico in materia di agevolazioni.
Una disciplina specifica è dettata per gli incentivi fiscali e contributivi. Il Codice distingue tra quelli subordinati a una valutazione istruttoria preventiva e quelli fruiti tramite crediti d’imposta senza istruttoria. I primi sono assoggettati alle regole del Codice in materia di criteri di selezione, trasparenza e monitoraggio, mentre per i secondi continuano a trovare applicazione le regole tributarie ordinarie, integrate dall’obbligo di comunicazione preventiva al MEF dell’importo dell’agevolazione e della relativa scansione temporale.
Qualora tali misure configurino aiuti di Stato o rientrino nel regime de minimis, l’attivazione è subordinata alla registrazione nel Registro nazionale degli aiuti e, ove previsto, nei sistemi SIAN e SIPA, nonché all’adozione di appositi provvedimenti attuativi che definiscano le modalità operative e di monitoraggio.