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Chiarimenti sulla subappaltabilità della Relazione Geologica

di: Giampiero Gabrielli
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Il Consiglio Nazionale dei Geologi ha recentemente pubblicato la circolare n. 528 del 16 ottobre 2024, con l’obiettivo di fornire chiarimenti in merito alla subappaltabilità della relazione geologica secondo le disposizioni del D. Lgs. 36/2023. Questo documento si rivolge ai geologi professionisti, evidenziando le interpretazioni errate che si sono diffuse dall’entrata in vigore del decreto e specificando i limiti e le condizioni della subappaltabilità della relazione geologica.

In particolare, la circolare sottolinea che, mentre il divieto di subappalto delle attività di progettazione previsto dal D. Lgs. 50/2016 non è stato riprodotto nel nuovo D. Lgs. 36/2023, l’affidamento della redazione e firma della relazione geologica è comunque soggetto a precise condizioni. Il documento evidenzia come, in assenza di requisiti specifici, l’affidatario possa includere un geologo all’interno della propria struttura di progettazione tramite varie modalità contrattuali (contratti di avvalimento, collaborazione professionale, ecc.), ma questo non può essere inteso come una forma di subappalto necessario per ovviare alla mancanza di abilitazione professionale.

Viene ribadito che la redazione della relazione geologica è parte integrante della progettazione principale e che solo l’affidatario in possesso dei requisiti minimi previsti dal Codice può, nelle forme consentite, affidarne l’elaborazione a terzi. La necessità di garantire standard qualitativi e prestazionali coerenti con il contratto principale impedisce infatti il ricorso al subappalto per la redazione della relazione geologica, se non nelle condizioni stabilite dall’ordinamento.

Questa circolare assume particolare importanza per i geologi, in quanto ribadisce l’indispensabilità di una qualificazione professionale specifica per la predisposizione della relazione geologica, riconfermando il ruolo cruciale del geologo all’interno del processo progettuale. Le stazioni appaltanti devono quindi assicurarsi che l’affidatario sia in possesso dei requisiti necessari, evitando interpretazioni troppo estensive che possano compromettere la qualità delle prestazioni.

Si invitano pertanto i colleghi a prendere visione della circolare e a diffonderne i contenuti, soprattutto presso le stazioni appaltanti e gli enti locali, per garantire una corretta applicazione delle normative e tutelare il ruolo della nostra professione.

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