Trend del calo delle iscrizioni agli Ordini tecnici
di: Giampiero GabrielliLa pubblicazione del report 2024 del Centro Studi CNI sull’accesso alle professioni di ingegnere e architetto offre un quadro chiaro della situazione attuale. Il documento registra una riduzione consistente del numero di abilitati: per gli ingegneri la flessione supera il 50% rispetto al 2023, mentre per gli architetti si osserva un andamento analogo, con valori che scendono ai minimi storici dall’introduzione dei settori nel 2002.
Il calo interessa tutte le aree, compresa quella civile e ambientale, e si accompagna a un tasso di iscrizione agli Albi che rimane contenuto rispetto al numero degli abilitati. Questo indica una minore propensione a intraprendere la libera professione e una crescente scelta verso percorsi lavorativi che non richiedono l’iscrizione ordinistica.
Il quadro delineato dal report mostra come la contrazione non riguardi un singolo Ordine, ma l’intero sistema delle professioni tecniche. Sarà rilevante osservare nei prossimi anni se l’introduzione delle lauree abilitanti potrà incidere su questo andamento, rendendo più lineare e immediato il passaggio tra percorso universitario e attività professionale.
Nel report vengono riportati alcuni valori utili a comprendere l’andamento generale: nel 2024 gli abilitati alla professione di Ingegnere sono 4.229, a fronte dei 9.279 del 2023, mentre gli Ingegneri iunior scendono a 628 rispetto ai 1.282 dell’anno precedente. Per gli Architetti, il numero di abilitati si attesta a 1.383 contro i 2.682 del 2023, evidenziando una contrazione di quasi la metà. Anche il rapporto tra abilitati e laureati magistrali in ingegneria raggiunge uno dei valori più bassi registrati, con il 13,6% rispetto agli oltre 30% degli anni precedenti.