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Prorogata senza scadenza la semplificazione per la richiesta CIG sotto i 5.000 euro tramite PCP

di: Giampiero Gabrielli
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Con il Comunicato del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) del 18 giugno 2025, viene stabilita la proroga a tempo indeterminato della semplificazione per la richiesta del Codice Identificativo di Gara (CIG) tramite la piattaforma PCP (Piattaforma Contratti Pubblici) per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro.

La semplificazione in questione consente l’utilizzo di un’interfaccia web semplificata, resa disponibile direttamente da ANAC, evitando il ricorso alle più complesse piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) per quei contratti di importo minimo, spesso gestiti da piccoli enti con limitate risorse amministrative e tecnologiche.

Originariamente introdotta con la delibera ANAC n. 582 del 12 dicembre 2023, la misura aveva già subito una proroga tramite il Comunicato del Presidente del 18 dicembre 2024, che ne fissava la scadenza al 30 giugno 2025. Con il nuovo provvedimento di giugno 2025, questa scadenza viene definitivamente rimossa, stabilendo che la procedura semplificata diventa a regime, ossia permanente.

La decisione risponde alle sollecitazioni di molti Comuni e amministrazioni pubbliche, soprattutto di piccole dimensioni, che hanno segnalato difficoltà operative nell’utilizzo delle PAD per micro-affidamenti. L’interfaccia PCP, più semplice e diretta, consente comunque di rispettare gli obblighi normativi, in particolare quelli relativi alla trasparenza dei contratti pubblici.

Nel comunicato, ANAC specifica che l’utilizzo della PCP è ammesso per gli affidamenti sotto soglia nei casi in cui sussistano impedimenti o difficoltà tecniche nell’uso delle PAD. La finalità resta quella di assicurare il corretto adempimento delle funzioni legate alla tracciabilità e trasparenza degli affidamenti pubblici, anche per importi molto contenuti.

ANAC ha inoltre precisato che continuerà a monitorare l’efficacia dell’utilizzo della scheda semplificata per i micro-affidamenti e, in futuro, potrà valutarne l’eventuale dismissione, qualora le PAD riuscissero a garantire la stessa semplicità d’uso. Allo stesso tempo, l’Autorità ha invitato le piattaforme digitali di approvvigionamento a migliorare le proprie funzionalità, nel rispetto delle regole tecniche previste dal Codice dei contratti pubblici.

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