Geol., Dott., Dott. Geol.
di: Giampiero GabrielliIl nuovo Consiglio, così come quelli che lo hanno preceduto, è impegnato in un percorso continuo di valorizzazione della figura del geologo. Un processo articolato, che si riflette nei temi dell’equo compenso, nella partecipazione ai tavoli tecnici, nella presenza a eventi, rappresentanze e congressi, nelle attività formative e nelle riflessioni sugli ordinamenti universitari. Tutto ciò contribuisce a delineare una professione che non è facilmente definibile né riducibile a una singola etichetta, e che proprio per questo rischia talvolta di generare ambiguità o incomprensioni.
In questo contesto, anche i dettagli apparentemente marginali possono assumere un significato più ampio. Tra questi, il modo in cui ci presentiamo, o veniamo presentati. È un invito personale, ma che riguarda l’intera comunità: evitare l’uso generico del titolo “Dott.” quando si fa riferimento a un geologo.
Siamo geologi, e come tali dobbiamo essere riconosciuti. Lo dobbiamo pretendere nei documenti tecnici che firmiamo, negli inviti alle conferenze, nelle locandine degli eventi. Io non sono “il Dott. Gabrielli”, ma “il Geologo Giampiero Gabrielli”. È un modo semplice ma concreto per affermare la nostra identità professionale.
Va anche osservato che, a differenza di altre categorie, l’uso del solo cognome dopo il titolo può risultare poco armonioso nel nostro caso. Tuttavia, quando viene accompagnato dal nome, l’espressione diventa più equilibrata e scorrevole.
Si tratta, in apparenza, di una questione minore. Ma in un momento storico in cui la consapevolezza e l’affermazione del ruolo del geologo sono al centro dell’attenzione, anche queste scelte linguistiche possono contribuire a consolidare un senso di appartenenza e di rispetto per la nostra professione.