Notifica TRIS 2025/0161/IT: proposta di regolamento sulla gestione semplificata delle Terre e Rocce da Scavo
di: Giampiero GabrielliIl 21 marzo 2025, l’Italia ha trasmesso alla Commissione Europea la notifica TRIS numero 2025/0161/IT, relativa a uno schema di regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo. Tale notifica è stata effettuata ai sensi della Direttiva (UE) 2015/1535, che prevede l’obbligo per gli Stati membri di comunicare in anticipo alla Commissione e agli altri Stati membri i progetti di regolamentazione tecnica nazionale che possano incidere sul mercato interno.
Lo schema di regolamento notificato si inserisce nel quadro dell’articolo 48 del Decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito con modificazioni dalla Legge 21 aprile 2023, n. 41. Il provvedimento mira a disciplinare in modo semplificato le attività di gestione delle terre e rocce da scavo, includendo aspetti quali:
- la gestione come sottoprodotti;
- l’esclusione dalla disciplina dei rifiuti per determinati materiali escavati;
- il deposito temporaneo dei materiali classificati come rifiuti;
- il riutilizzo in situ;
- la gestione nei siti oggetto di bonifica.
Con l’adozione di questo nuovo regolamento, verrebbero abrogati l’articolo 8 del Decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, e il D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120, attualmente in vigore.
La procedura TRIS
La procedura TRIS (Technical Regulation Information System) è lo strumento con cui la Commissione Europea garantisce la trasparenza e il coordinamento normativo tra gli Stati membri in materia di regolamentazioni tecniche. Quando uno Stato membro intende adottare una misura che contiene requisiti tecnici relativi a prodotti o servizi della società dell’informazione, deve notificare il progetto alla Commissione prima della sua adozione definitiva.
A partire dalla data della notifica, si apre un periodo di “status quo” di tre mesi, durante il quale lo Stato membro notificante non può adottare la misura. In questo periodo, la Commissione e gli altri Stati membri possono esaminare il testo e, se lo ritengono necessario, inviare osservazioni o pareri dettagliati. In caso di osservazioni, lo Stato membro è tenuto a considerarle prima di procedere. In caso di pareri dettagliati, il periodo di standstill si estende fino a sei mesi.
In parallelo alla procedura TRIS, lo schema di regolamento è stato trasmesso al Consiglio di Stato per l’acquisizione del parere di competenza, come previsto dal processo legislativo nazionale.
Il testo definitivo del regolamento potrà essere adottato solo al termine della procedura europea e dell’iter nazionale.