L’Editoriale della Presidente
di: admin_gxCare Colleghe e Cari Colleghi,
giunta al termine del mio primo mandato come Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, desidero rivolgervi un sincero ringraziamento per la fiducia e il supporto che mi avete dimostrato in questi anni. È stato un periodo intenso, ricco di sfide e di opportunità, nel quale abbiamo lavorato con impegno per valorizzare e tutelare la nostra professione, promuovendo il ruolo centrale della geologia nella sicurezza del territorio e nella pianificazione sostenibile.
Voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti i Consiglieri che hanno condiviso con me questo percorso. Il loro contributo e supporto sono stati fondamentali. Insieme, abbiamo affrontato momenti complessi, ma anche raggiunto traguardi importanti, come il rafforzamento del dialogo con le istituzioni, la promozione della formazione continua e l’incremento della consapevolezza pubblica sull’importanza della geologia.
Un ringraziamento speciale va anche a tutti gli iscritti che, in vario modo, hanno offerto la propria disponibilità, partecipando attivamente alle iniziative dell’Ordine, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per il bene della comunità professionale.
Guardando al futuro, le sfide che ci attendono sono molteplici e complesse. Gli ultimi eventi ai quali abbiamo assistito impongono un ripensamento delle nostre attività di monitoraggio e di gestione dei rischi geologici. In un contesto di crescente intensità di eventi estremi, come alluvioni e frane, la nostra capacità di previsione e prevenzione diventa una sfida cruciale.
Un’altra sfida significativa riguarda la gestione delle risorse naturali. Con la crescente domanda di materie prime, la nostra responsabilità nel guidare le scelte di utilizzo sostenibile delle risorse idriche, delle risorse geotermiche e delle risorse minerarie, è oggi più che mai cruciale. Nessuno può permettersi di affrontare l’utilizzo di queste risorse senza considerare i rischi per l’ambiente e per l’intera comunità, né possiamo ignorare le implicazioni a lungo termine delle nostre decisioni.
Ora, malgrado queste prospettive, una delle criticità più grandi che stiamo affrontando ormai da un po’ di tempo riguarda la crisi di vocazione dei giovani nei confronti della geologia. Sappiamo che le nuove generazioni sembrano orientarsi sempre meno verso le Scienze della Terra e verso le professioni tecniche legate al territorio, preferendo probabilmente indirizzarsi verso discipline che appaiono più “moderne” o “popolari”, più apparentemente attraenti. Questo fenomeno, che si manifesta con la riduzione del numero di iscritti ai corsi di laurea in geologia e nei percorsi di specializzazione, è motivo di preoccupazione per il nostro futuro professionale.
Questo vuoto di interesse verso la geologia potrebbe avere impatti molto seri sulla nostra capacità di formare una nuova generazione di geologi competenti, pronti a rispondere alle crescenti sfide ambientali e territoriali che ci aspettano.
Occorre, quindi, un impegno congiunto per capire come comunicare ancora meglio l’importanza della geologia e portarla al centro dell’attenzione, non solo tra noi addetti ai lavori, professionisti e accademici, questo lo stiamo facendo ormai da molto tempo. La geologia deve essere portata al centro delle scelte politiche di oggi, perché se oggi siamo in questa situazione paghiamo lo scotto evidentemente di scelte fatte negli ultimi 30 anni. Ciò non toglie che noi continueremo a scrivere e segnalare tutto ciò che va in direzione opposta a quello che ci indicherebbe almeno il buonsenso, come ad esempio, i fabbisogni di personale degli Enti pubblici, o come le scelte dei titoli di studio ammessi ai concorsi pubblici esterni e interni, dove spesso la laurea in scienze geologiche viene dimenticata.
Abbiamo bisogno di intercettare come fare campagne di sensibilizzazione per far comprendere ai giovani il valore fondamentale della geologia, non solo come scienza, ma come professione che offre opportunità concrete e importanti, al servizio della sostenibilità ambientale e della sicurezza del territorio. È essenziale che venga ripristinato il legame tra il nostro settore e la società, attraverso la divulgazione, la collaborazione con le scuole e l’università, e l’inserimento della geologia nelle sfide legate alla transizione energetica e alla concettuale riorganizzazione della nostra pianificazione territoriale messa a dura prova dagli eventi degli ultimi anni: norme certe su rigenerazione urbana e consumo di suolo non possono più aspettare.
Altra sfida cruciale riguarda la partecipazione attiva dei geologi nelle istituzioni professionali, come i Consigli nazionali e regionali. Troppe volte, in passato, la nostra categoria ha visto un disinteresse generale per la partecipazione alle elezioni di tali organi, lasciando che fossero pochi a decidere per molti.
È fondamentale che ogni geologo comprenda l’importanza della partecipazione ai prossimi appuntamenti elettorali.
I Consigli nazionali e regionali non solo regolano la nostra professione, e questo per volontà di legge, ma sono anche il canale attraverso cui possiamo influire sulle politiche professionali, sulle normative di settore e sulle scelte che riguardano la nostra formazione, la nostra visibilità e la nostra tutela e di conseguenza la formazione di una nuova generazione di geologi competenti.
La partecipazione alle elezioni rappresenta un’opportunità per portare idee fresche, nuovi progetti e per contribuire a migliorare la nostra professione. Solo attraverso una partecipazione attiva e consapevole possiamo garantire che la geologia venga adeguatamente rappresentata e tutelata, sia a livello locale che nazionale. La nostra professione ha bisogno di nuovi leader capaci di affrontare le sfide moderne, di difendere i nostri diritti e di promuovere la nostra visibilità, ma anche di formare una nuova generazione di geologi che si senta coinvolta e motivata a contribuire al progresso, anche economico, non solo di questo settore, ma dell’intero Paese.
Per questo motivo, vi invito a partecipare attivamente alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine del Lazio, per il rinnovo del Consiglio di EPAP e per il rinnovo del Consiglio Nazionale. Il voto non è solo un diritto, ma un dovere verso la nostra comunità professionale. La partecipazione di ciascuno di voi è essenziale per dare continuità al lavoro svolto e per rafforzare il ruolo della geologia nella società. Solo con il contributo di tutti potremo garantire un Ordine sempre più forte, dinamico e rappresentativo.
La Presidente
Simonetta Ceraudo