Convertito in legge il DL 17 ottobre 2024, n. 153
di: Giampiero GabrielliIl Decreto-Legge 17 ottobre 2024, n. 153, convertito con modifiche dalla Legge 13 dicembre 2024, n. 191, introduce disposizioni urgenti in materia di tutela ambientale, razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, economia circolare, interventi per i siti contaminati e mitigazione del dissesto idrogeologico. Le principali modifiche si concentrano su una semplificazione delle procedure di valutazione ambientale strategica (VAS) e di valutazione d’impatto ambientale (VIA), introducendo criteri prioritari per i progetti connessi agli obiettivi di decarbonizzazione e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
In tema di autorizzazioni ambientali, vengono definite priorità per i progetti di nuove infrastrutture energetiche, con particolare riferimento agli impianti di accumulo idroelettrico, cattura e stoccaggio della CO2, idrogeno verde e progetti di energie rinnovabili on-shore di grande scala. I procedimenti sono ora regolamentati con criteri cronologici e di priorità stabiliti da specifici decreti ministeriali, riducendo i tempi di rilascio delle autorizzazioni. La modifica del D.Lgs. 152/2006 prevede inoltre procedure semplificate per i progetti di rinnovamento di impianti e infrastrutture esistenti.
Per quanto concerne la gestione della crisi idrica, il decreto introduce misure per l’uso razionale delle risorse idriche, promuovendo il riutilizzo delle acque reflue trattate e delle cosiddette “acque affinate” conformemente alla normativa europea. Vengono specificati gli scenari di deroga in caso di deterioramento temporaneo dei corpi idrici dovuti a condizioni di emergenza o eventi imprevedibili, imponendo alle Regioni e Province autonome l’adozione di misure di mitigazione e di piani di gestione aggiornati periodicamente.
In materia di economia circolare, il testo rafforza le politiche di riutilizzo e recupero di materiali derivanti da interventi infrastrutturali e operazioni di dragaggio, incentivando la riduzione del conferimento in discarica e il riuso di materiali inerti e geologici inorganici. Sono introdotte nuove regole per i sistemi di gestione dei rifiuti di imballaggio, prevedendo una ripartizione equa dei costi di raccolta tra i consorzi di filiera e i sistemi autonomi.
Relativamente alle bonifiche dei siti contaminati, il decreto accelera i procedimenti approvativi, consentendo la condivisione del piano di caratterizzazione con ARPA e, in caso di mancata risposta, con ISPRA. Sono previste semplificazioni per l’approvazione congiunta delle indagini e dei progetti di intervento, con la possibilità di coinvolgere laboratori accreditati anche privati.
Infine, per affrontare il dissesto idrogeologico, il decreto prevede strumenti di coordinamento a livello nazionale e regionale, semplificando la realizzazione di interventi strategici e garantendo una gestione più integrata delle risorse.