DGR 832/2024: Nuove linee guida per l’analisi della suscettibilità alla liquefazione nel Lazio
di: Giampiero GabrielliLa Regione Lazio ha recentemente approvato le “Linee guida sulla analisi di suscettibilità alla liquefazione nel territorio della Regione Lazio” (DGR n. 832 del 24 ottobre 2024), un aggiornamento normativo di grande importanza per la pianificazione territoriale. Queste linee guida rappresentano un ulteriore passo avanti verso una gestione del territorio più consapevole e resiliente ai rischi sismici, migliorando la prevenzione e la mitigazione degli effetti negativi associati a eventi sismici.
Le nuove linee guida descrivono in dettaglio i criteri per l’identificazione e la valutazione delle aree suscettibili alla liquefazione e introducono diverse metodologie per la previsione del fenomeno, tra cui metodi empirici, semplificati e avanzati, da adottare a seconda del livello di conoscenza geologica e sismica dell’area. I metodi empirici si basano principalmente su dati bibliografici e sono adatti per valutazioni preliminari; i metodi semplificati richiedono dati specifici per il calcolo del Fattore di Sicurezza rispetto alla liquefazione (FSL), mentre i metodi avanzati richiedono una caratterizzazione dettagliata dei parametri geotecnici e sismici del sito.
Un elemento chiave di queste linee guida è la mappatura delle aree potenzialmente suscettibili alla liquefazione, realizzata a scala regionale (1:100.000) e sviluppata in collaborazione con il CERI dell’Università di Roma “La Sapienza”. Questa cartografia identifica le aree classificate come “Potenzialmente Liquefacibili” e “Non Liquefacibili” sulla base di una serie di attributi geologici, granulometrici, idrogeologici e sismici, tra cui la tipologia dei terreni, la profondità della falda e l’accelerazione sismica attesa. Inoltre, è stata prodotta una cartografia aggiuntiva che considera i fattori di amplificazione stratigrafica, fornendo uno scenario più conservativo utile per la valutazione del rischio.
Le linee guida stabiliscono tre differenti procedure di analisi della suscettibilità: Procedura A, basata principalmente su giudizio esperto e dati bibliografici; Procedura B, che prevede l’uso di metodi semplificati per il calcolo del Fattore di Sicurezza rispetto alla liquefazione (FSL); e Procedura C, che richiede un’approfondita caratterizzazione geotecnica e geofisica del deposito. La scelta della procedura dipende dalla tipologia di terreno e dalla presenza di fattori predisponenti e scatenanti, come la profondità della falda e l’accelerazione sismica prevista. La Procedura A è indicata per valutazioni preliminari, mentre le Procedure B e C sono utilizzate per approfondimenti di dettaglio, con la Procedura C riservata ai casi più complessi.
Di particolare importanza è l’applicazione di queste linee guida per l’acquisizione del parere di compatibilità geomorfologica ai sensi dell’art. 89 del DPR 380/01. Ogni progetto che preveda interventi su terreni non coerenti dovrà includere l’analisi della suscettibilità alla liquefazione, utilizzando almeno una delle procedure descritte, con l’obiettivo di mitigare il rischio sismico e garantire la sicurezza delle nuove costruzioni. Le cartografie risultanti e le analisi condotte dovranno essere integrate nella Carta della Pericolosità e Rischio e nella Carta della Idoneità Territoriale previste dalla DGR 2649/99. Queste carte sono fondamentali per supportare una pianificazione che tenga conto dei rischi naturali e contribuisca alla sicurezza delle infrastrutture e degli edifici.
Queste nuove linee guida rappresentano un riferimento per noi geologi nella redazione delle relazioni geologiche e nella pianificazione territoriale in un’ottica di prevenzione del rischio. Potrà essere scelta la metodologia più appropriata per valutare il potenziale di liquefazione, contribuendo così a una gestione del territorio più sicura e sostenibile. L’obiettivo è garantire che le scelte progettuali siano informate da una conoscenza dettagliata delle caratteristiche del terreno e dei possibili rischi associati, in modo da minimizzare l’impatto di eventi sismici sulle strutture e sulla popolazione.