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L’editoriale del Presidente

di: Simonetta Ceraudo
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Anche solo un anno fa non avrei mai pensato di raggiungere un traguardo di tale prestigio: Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio. Prima donna eletta, nel corso di un’elezione avvenuta esclusivamente on-line, modalità che ha permesso di arrivare al quorum già in prima convocazione. Raccolgo il testimone di due grandi fgure, che mi hanno preceduto, e che hanno svolto un grandissimo lavoro per portare l’Ordine Regionale dei Geologi del Lazio ad essere considerato tra i più importanti d’Italia; a Roberto Troncarelli (Presidente) e Tiziana Guida (Vicepresidente/ Presidente) vanno i miei più sentiti ringraziamenti, oltre che per il supporto, anche per avermi consegnato un Ente già ampiamente rodato nei meccanismi e nelle dinamiche di lavoro interne ed esterne, corredato di procedure effcaci e trasparenti. Il nuovo Consiglio eletto risulta, pertanto, ora composto per una parte dai Consiglieri uscenti dal precedente Consiglio, Giuseppina Bianchini, Graziella De Gasperi, Lucia Fortini, Marco Incocciati e Marco Orfei, e per la restante parte dai nuovi consiglieri Nando Bauco, Roberto Crescenzi, Roberto Salucci, Stefano Tosti, Giampiero Gabrielli (sez.B). Ringrazio i colleghi uscenti Gianluigi Giannella, Fabrizio Vagni, Fabrizio Millesimi e Maria Manuel per il lavoro svolto in questi anni di attività ordinistica, ognuno di loro ha portato il proprio contributo con grande competenza. All’insediamento del Consiglio, nell’attribuzione delle cariche, sono stati riconfermati i ruoli di Vicepresidente a Lucia Fortini e di Consigliere Segretario a Graziella De Gasperi, abbiamo invece un nuovo Consigliere Tesoriere, ruolo per il quale è stato nominato Marco Orfei, così, anche in questa nuova Consiliatura, tre delle quattro cariche istituzionali, presidente, vicepresidente e segretario, sono donne.

Il nuovo Consiglio si propone di affrontare ed approfondire, in modo attento e moderno, i tanti temi che risultano già presenti sul nostro tavolo di lavoro e sui quali verrà posta la massima attenzione, molti di questi risultavano, peraltro, già inseriti nel nostro programma elettorale: la promozione del ruolo del geologo, la cultura geologica, la sicurezza del nostro territorio attraverso la conoscenza e prevenzione dei rischi naturali, l’inserimento dei giovani professionisti nel mondo del lavoro e le attività di formazione ed informazione per la nostra categoria. Questi saranno sicuramente i contenuti che caratterizzeranno questo mandato. Tra gli argomenti prioritari troverà inoltre posto il tema della ripartenza della professione, segnata da un anno diffcile a causa della pandemia e dei ripetuti lockdown. A riguardo, molto ci si aspetta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il piano di investimenti predisposto dal Governo italiano e approvato nell’ambito del programma Next Generation EU, proprio per affrontare i danni provocati dalla crisi economica causata dalla pandemia. Tra tutti occorrerà prestare particolare attenzione ai percorsi di transizione ecologica, a riguardo dei quali la nostra professione svolge già un ruolo di grande importanza; tale posizione dovrà però essere ulteriormente consolidata e arricchita, al fne di evitare che decisioni prese in ambito di tematiche ambientali e di pianifcazione territoriale, non abbiano le nostre fgure professionali presenti ai tavoli decisionali regionali. Il processo di transizione ecologica non potrà prescindere dal promuovere una adeguata diffusione della geotermia quale fonte di produzione di calore ed energia da fonti rinnovabili; l’uso delle risorse geotermiche a bassa entalpia attraverso l’installazione di impianti di produzione di calore e raffrescamento da risorsa geotermica alimenta un settore che ancora deve avviare in modo performante il suo processo di sviluppo.

Tra gli argomenti da affrontare nell’imminenza c’è e ci sarà, inoltre, la proposta di legge che introduce nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti, testo già approvato alla Camera dei deputati. Questa è una delle prime riforme collegate all’attuazione del PNRR; il DDL prevede la semplifcazione delle modalità di accesso all’esercizio delle professioni, rendendo l’esame di laurea coincidente con l’esame di Stato, e dando valore abilitante alle lauree professionalizzanti tecniche. Il percorso, che seguirà l’approvazione di questo DDL, vedrà molti Ordini impegnati in prima linea, sia per le eventuali valutazioni sui decreti attuativi, ma anche, e soprattutto, per l’impegno diretto che ne deriverà, dal momento che nel disegno di legge si prevede l’istituzione di commissioni paritetiche, composte da professionisti e dal mondo universitario, per la valutazione della prova pratico-valutativa che i ragazzi dovranno superare in sede di laurea.

In conclusione, grandi sfide ci attendono, tutte riguardanti argomenti di grande interesse e che stanno a cuore a tutti noi, che amiamo la nostra professione e che reputiamo la Geologia una scienza tra le più belle del mondo.

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